Linee guida per la redazione delle relazioni di tirocinio (L-39 e LM-87)

Relazione di tirocinio.

1. Preparazione.

La relazione di tirocinio è il documento conclusivo prodotto dallo/a studente/ssa alla fine dell’esperienza condotta all’interno del Servizio con cui è stato concordato il Progetto di tirocinio stesso. In quanto tale, non rappresenta un mero adempimento formale o un atto compilativo, ma piuttosto un momento di particolare rilevanza in termini formativi.

La relazione finale è un momento conclusivo per valutare l’intera esperienza considerando anche il rapporto con l’assistente sociale Supervisore/Tutor.

La relazione dovrebbe essere costituita da una sorta di “diario”, che valorizzi le conoscenze degli apprendimenti acquisiti durante il percorso di studi universitario nella specifica esperienza di tirocinio. Le tesine, pertanto, devono essere curate dalle studentesse e dagli studenti ed elaborate confrontandosi anche con i supervisori che hanno seguito il tirocinio all’interno del Servizio.

Si invita inoltre a non sottovalutare come la relazione di fine tirocinio possa costituire anche un’opportunità per affrontare al meglio l’esame di abilitazione alla professione di assistente sociale (Esame di Stato).

2. Tempistiche della consegna della relazione.

La relazione di tirocinio deve, obbligatoriamente, essere inviata via posta elettronica entro, e non oltre, 7 giorni lavorativi prima della verbalizzazione a cui si intende prendere parte. Essa dovrà essere inviata via mail in un file formato PDF al seguente indirizzo di posta elettronica: tirociniosociale@sp.unipi.it. Si ricorda di allegare anche l’attestazione di fine tirocinio e il foglio presenze, entrambi firmati e timbrati dal proprio tutor di tirocinio.

Una volta inviate le relazioni, verranno valutate e discusse dallo Staff del tirocinio e restituite alle studentesse e agli studenti nella giornata prevista per le verbalizzazioni (consultare il Calendario). Tali incontri non rappresentano solo un momento formale da parte dello Staff, ma costituiscono il passaggio finale del processo di orientamento e supporto del percorso di tirocinio. In esso, lo Staff in particolare:

  • valuta e discute con ogni studentessa o studente il contenuto delle tesine;
  • discute e propone feedback ed eventuali suggerimenti in merito allo stesso; in caso di criticità particolarmente rilevanti dispone la risottomissione dell’elaborato;
  • esprime un giudizio di idoneità per la verbalizzazione;

3. Criteri per la valutazione della relazione.

  • La valutazione e il giudizio di idoneità delle tesine da parte dello staff tirocinio viene effettuata sulla base dei criteri qui di seguito descritti.
  • Qualità dei contenuti: la relazione dovrà presentare gli aspetti maggiormente significativi dell’esperienza di tirocinio e le caratteristiche tipiche del Servizio specifico presso il quale la studentessa e lo studente ha maturato la propria esperienza. In tal senso occorre bilanciare in maniera adeguata, descrizione dell’esperienza e dei “vissuti” (per esempio, come anticipato, in forma di breve diario), e sua rielaborazione critica in riferimento anche ai principali presupposti normativi, deontologici e teorico-metodologici, e in riferimento al sistema di politiche e servizi dentro cui l’esperienza si è compiuta.
  • Connessioni teoria-prassi: è data particolare rilevanza a questo aspetto. La presentazione dei temi e delle problematiche dovrà perciò essere condotta, evidenziando nessi tra la dimensione pratica e quella teorica. La presentazione delle caratteristiche del servizio osservato, così come la presentazione dei casi concretamente osservati, devono quindi essere sviluppati all’interno di questa prospettiva, valorizzando e rimandando anche ai contenuti degli insegnamenti del corso di laurea. A tal fine risulta di utilità il richiamo a riferimenti legislativi e del Codice Deontologico.
  • Originalità: il testo deve essere originale e personale della/o studentessa/studente. Pur potendo ovviamente comprendere brevi citazioni di testi di altri autori e delle varie fonti bibliografiche consultate (di cui è indispensabile citare la fonte).
  • Forma: la relazione dovrà essere redatta in modo corretto nei suoi aspetti formali e utilizzare il linguaggio e gli strumenti specifici della professione e delle teorie di riferimento. La formattazione del testo deve essere ben definita, evitando un’eccessiva frammentazione in paragrafi e sotto-paragrafi e sotto-sotto-paragrafi. Deve essere inclusa una seppur breve bibliografia finale (ved. punto seguente). La Relazione avrà un frontespizio come prima pagina, dove indicare: Sede e nome del Supervisore/Tutor AS. Per il frontespizio della relazione ci si può avvalere di quello scaricabile qui.
  • Riferimenti bibliografici: dovranno essere inseriti i riferimenti citati nel testo comprendendo i materiali utilizzati durante il tirocinio (es. testi legislativi, documenti del servizio, sitografia, ecc.) e i saggi teorici e pratici a cui si è fatto riferimento (già utilizzati durante il corso di laurea o utilizzati ad hoc nel corso o in seguito al tirocinio). Non esiste una quantità minima o massima per tali riferimenti.
  • Estensione: L’attenersi alla lunghezza minima e massima della relazione costituisce un criterio di valutazione della qualità del contenuto. L’estensione attesa è di 8 (minimo) 14 cartelle (massimo). Ogni cartella (pagina) ha un’estensione massima di 2500 caratteri, spazi inclusi. Unico formato di salvataggio del file per l’invio: .PDF.

 

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