Linee guida Esame di Stato albo B – II sessione anno 2020

Premessa

Queste linee guida sono state realizzate per consentire alle candidate e ai candidati una più adeguata preparazione dell’Esame di Stato per Assistenti Sociali, tipo B, anche in relazione ai cambiamenti previsti dai DCPM che si sono susseguiti in ragione del persistere dell’attuale periodo emergenziale.

Queste linee guida sono state preparate tenendo presenti le indicazioni per gli esami di stato fornite alle Commissioni giudicatrici dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

I. Ambiti tematici dell’esame di stato tipo B

L’esame di stato per l’Albo B si riferisce, secondo il DPR 328/01, al seguente insieme di ambiti tematici, su cui dovrà vertere la preparazione dei candidati:

  • aspetti teorici e applicativi delle discipline dell’area di servizio sociale; principi, fondamenti, metodi, tecniche professionali del servizio sociale, del rilevamento e trattamento di situazioni di disagio sociale;
  • principi di politica sociale; principi e metodi di organizzazione e offerta di servizi sociali;
  • legislazione e deontologia professionale, esame critico dell’attività svolta durante il tirocinio professionale;

analisi, discussione e formulazione di proposte di soluzione di un caso

II. Modalità di effettuazione dell’esame

Come noto, la prova di esame sarà unica e svolta oralmente; la prova avrà durata non inferiore a 30 minuti, ferma restando l’esigenza di ogni candidata/candidato a rappresentare al meglio la propria preparazione. La prova si strutturerà orientativamente secondo la seguente modalità:

  1. all’avvio della prova orale, si procederà al riconoscimento della candidata/del candidato
  2. alla candidata/al candidato sarà fornita – mediante la condivisione dello schermo – la descrizione di un caso pratico (“traccia”), che dovrà essere letta e analizzata al fine di organizzare una discussione che si soffermerà sui seguenti punti:
    • analisi del caso (caratteristiche dei soggetti coinvolti, contesti familiari, reti di relazione, storie personali e sociali dei soggetti e reciproche interazioni, contesti economico-culturali, contesti territoriali, ecc…);
    • eventuali riferimenti teorici (modelli di servizio sociale) riferibili alla situazione e all’intervento;
    • possibili dilemmi o sfide etiche che la situazione comporta (ad es. eventuale contrapposizione tra mandato istituzionale e mandato sociale);
    • riferimenti normativi e linee di politiche sociali cui potersi riferire per costruire un intervento;
    • metodologie utilizzabili, specificando le fasi del possibile processo d’aiuto; individuazione di strategie anche alternative di intervento – per quanto consentito dalla traccia fornita;
    • valutazione professionale per la possibile presa in carico integrata e la attivazione dei possibili percorsi integrati di tipo socio-sanitario o socio-assistenziale.
  1. alla candidata/al candidato sarà chiesto di commentare il caso e l’analisi valutativa compiuta secondo i punti sopra descritti; durante tale discussione i membri della Commissione potranno effettuare domande di chiarimento e approfondimento, nei limiti dei temi elencati al punto I;
  2. la parte finale della prova verterà sulla presentazione del tirocinio effettuato dalla candidata/dal candidato nel proprio percorso curriculare, del quale si dovranno descrivere le caratteristiche essenziali (ambito, struttura, servizio di svolgimento) e gli aspetti critici (punti di forza, punti di debolezza) dell’esperienza condotta, l’utilità rispetto al percorso formativo e professionale, la relazione con i servizi e i supervisori, ecc…

La commissione, nel valutare la prova dei candidati, terrà presenti i seguenti criteri:

  1. capacità di esporre e argomentare le scelte effettuate e le responsabilità professionali connesse;
  2. capacità di rappresentare le strategie di azione professionale relative alla gestione di interventi complessi e alla costruzione di reti di collaborazione territoriale;
  3. capacità di argomentare adeguatamente sul piano logico e professionale le proprie valutazioni professionali, con riferimento specifico ai quadri deontologici e metodologici;
  4. conoscenza dei modelli teorici, dei riferimenti normativi, dei percorsi metodologici e istituzionali riferibili al caso discusso;
  5. capacità di valutare l’esperienza del tirocinio sotto il profilo degli apprendimenti e degli elementi di criticità.

III. Orientamenti di massima per la preparazione dell’esame di stato di tipo B

Per la preparazione dell’esame, è richiesto l’esercizio della capacità delle candidate/dei candidati, nell’analizzare un caso, nell’inquadrarlo all’interno delle dimensioni teoriche, normative e deontologiche che costituiscono aspetti essenziali per la prefigurazione di un percorso di presa in carico e di attivazione di servizi e interventi integrati. Un aspetto centrale nell’esercizio di quella capacità è il momento della formulazione delle ipotesi di intervento; la discussione del caso non dovrà essere, quindi, una mera elencazione di “cose da fare”, ma una riflessione critica che consideri in modo logicamente interconnesso gli aspetti descritti al punto 2.

Si ricorda che è necessaria la conoscenza del nuovo codice deontologico, entrato in vigore il 1° giugno 2020. Il testo è scaricabile al seguente link.

Torna in cima